CHIESA SS. PIETRO E PAOLO


LA CHIESA DELLA MESSA DOMENICALE

 


 

Fu l’arcivescovo Carlo Borromeo, in visita a Luino nel 1574, a decidere per la costruzione di una nuova sede parrocchiale nel centro cittadino, più grande e vicina di quella dedicata a San Pietro, in periferia. I lavori, affidati a Pellegrino Tibaldi, uno dei principali architetti dell’epoca, proseguirono a rilento e i luinesi non si mostrarono entusiasti, cosicché la chiesa, di piccole dimensioni e modesta nello stile, fu completata solo nel 1630. Nel corso del Settecento fu abbellita con alcune decorazioni e con l’installazione di un organo sopra la porta d’ingresso.

Tuttavia oggi di quella chiesa non rimane nulla perché quando a Luino fu assegnato il vicariato, nel 1836, si decise per una ricostruzione integrale dell’edificio sacro. In realtà, poi, si trattò solo di un ampliamento della precedente struttura religiosa, con la costruzione di due corridoi laterali, e qualche abbellimento interno. Anche in questo caso fu ingaggiato un architetto locale di buone capacità, Natale Pugnetti, che realizzò un complesso ampio e luminoso, ultimato nel 1839. I Santi Pietro e Paolo a cui fu nominata/dedicata la prepositurale sono i patroni di Luino e vengono festeggiati dalla comunità ogni anno, il 29 giugno.

La chiesa, con pianta a croce latina, è ampia e luminosa e presenta linee tardo neoclassiche. La navata, unica, è coperta da una volta a botte ed è scandita da semicolonne. L’abside è semicircolare, con catino coperto da una calotta emisferica, mentre il transetto è contratto e la cupola ribassata. Le coperture sono rette da un ordigno ligneo. Il campanile, invece, è quanto rimane della struttura precedente ed è stato rialzato attorno al 1926.

Ad alcune opere recuperate dalla chiesa cinquecentesca demolita (come l’altare maggiore in marmi policromi), si aggiunsero le reliquie di san Felicissimo martire, la tela raffigurante la Madonna del Carmine e i Santi Francesco e Giovanni Battista. Senza dubbio di nota è la raffigurazione dei quattro Evangelisti nei pennacchi della cupola, opera risalente al 1863 di Raffaele Casnedi, cattedratico all’Accademia di Brera e affermato pittore milanese (suo il cartone per uno dei mosaici che ancora ornano l’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele).

Oggi, la Chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo (patroni di luino) è settimanalmente usata per la messa domenicale. Nel 2017 è stata sede della Madonna Pellegrina di Fatima, in occasione del centenario delle apparizioni della Vergine a Fatima. Nel suo viaggio italiano della durata di un anno, la statua si è trattenuta per sette giorni a Luino, richiamando numerosi fedeli e credenti dai paesi vicini e dalla Svizzera.