FRANCESCO SALVI


LA COMICITÀ FATTA A PERSONA

 


 

Nato a Luino, Francesco Salvi è sicuramente molto più di quello che vuol far credere che sia. Attore, comico, cantante, scrittore: Salvi è tutto questo e molto di più, un’esplosione di energia e creatività. Nonostante la sua carriera non sia ancora tramontata, oggi è tornato a vivere nella sua cittadina natia sul lago ed è assiduo frequentatore del Caffè Clerici, al quale è molto legato. Spesso lo si ritrova qua immerso tra i fogli, pronto ad inventare qualche serata a tema oppure ad organizzare incontri con personaggi dello spettacolo.

Salvi si avvicina al cinema alla fine degli Anni 70, ma i primi ruoli importanti li ottiene nella commedia di Neri Parenti “Fracchia la belva umana” (1981), dove recita insieme a Paolo Villaggio, Lino Banfi e Massimo Boldi, e al fianco di Jerry Calà in “Vado a vivere da solo” (1982), diretto da Marco Risi. Prende parte anche a “Sapore di mare 2 – Un anno dopo” (1983) , ma lo si ricorda soprattutto per la sua presenza nel cult di Castellano e Pipolo “Attila flagello di Dio” (1982), con protagonista Diego Abatantuono.

A metà Anni 80 sfonda sul piccolo schermo con la partecipazione in qualità di comico al programma di Antonio Ricci “Drive In” (1985-1987), ma ottiene la fama con la conduzione del “MegaSalviShow”. Per la trasmissione incide anche la sigla d’apertura “C’è da spostare una macchina”, per la quale conquista un disco d’oro e la vittoria del Telegatto come migliore sigla tv del 1989. Il testo della canzone racconta di un parcheggiatore all’esterno di una discoteca che, tramite gli altoparlanti del locale, chiede aiuto per rimuovere un’auto.

Visto il successo del programma, nello stesso anno realizza il disco “Megasalvi”, nel quale inserisce, oltre alla sigla, anche la canzone “Esatto!”, che prende in giro la qualità modesta della musica leggera contemporanea, per contrapporsi alla quale Salvi fa cantare alcuni animali. La canzone giungerà settima nella classifica finale del Festival di Sanremo. Inoltre, entrambi i brani si posizionano al numero 1 della Hit Parade.

Negli Anni 90 Salvi scrive numerose canzoni (una delle quali per Mina, “Bachelite”, e un’altra per Lorella Cucirini, “Oh senorita”), pubblica complessivamente sette album e si lancia anche nel ruolo di regista. Torna in onda nel musical-parodia “Odissea” (1991), ispirato al celebre poema omerica, in cui interpreta i personaggi di Polifemo e Telemaco. Al suo fianco Teo Teocolo, Gerry Scotti, Moana Pozzi, Andrea Roncato, Davide Mengacci, Umberto Smaila e Iva Zannicchi.

Inoltre, Salvi è uno dei pochi personaggi televisivi che ha avuto l’onore di essere trasportato nel mondo dei fumetti di “Topolino”: approda sul numero del marzo 1982 con una storia a sfondo ecologista intitolata “Pippo e l’ospite d’onore”, del quale è anche sceneggiatore. Collabora ancora con Disney nella stagione 1995-1996 per la trasmissione radiofonica “Radiotopogiro”.

Si dedica anche alla scrittura di libri e consolida la sua amicizia con Silver, il papà di Lupo Alberto, prestando la voce al personaggio nel cartone animato omonimo, andato in onda su Raidue (gli anni precedenti il fumettista aveva realizzato due copertine d’album di Salvi).

Negli Anni 2000 prende parte alla trasmissione “Striscia la notizia” come co-conduttore e invitato, approda allo “Zecchino d’Oro” come presentatore e autore di una canzone e prosegue la sua carriera d’attore, partecipando a film e fiction. Ad esempio, per tre stagioni è tra i protagonisti della fortunata serie “Un medico in famiglia” e per quattro di “Un passo dal cielo” (tutt’ora in corso).

Nella sua lunga carriera, tanto per rendere un’idea, Salvi ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo, vinto cinque dischi di platino e sette d’oro, scritto otto libri, è apparso in 38 programmi televisivi differenti e ha preso parte a 26 film.