FEDERICO MORLACCHI


UNA PROMESSA DEL NUOTO PARALIMPICO

 


 

Originario di Luino, Federico è un nuotatore paralimpico italiano, affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro. Appassionato di nuoto fin da piccolo, nel 2003, a soli dieci anni, intraprende questo sport a livello agonistico, gareggiando nelle categorie S9, SM9 e SB8. Tesserato con la Polha Varese, è considerato uno degli atleti italiani più promettenti, avendo già raggiunto traguardi eccezionali con la conquista di numerosissime medaglie in competizioni nazionali ed internazionali.

Nel 2009 veste per la prima volta la maglia azzurra in occasione dei campionati europei IPC (ovvero organizzati dal Comitato Paralimpico Internazionale) di Reykjavik (Islanda), dove ottiene il suo primo successo internazionale con la vittoria di due bronzi. Replica due anni più tardi a Berlino, sempre in occasione della medesima competizione continentale, con la conquista di un argento.

Ma la sua disabilità, insieme a tanta forza di volontà e tenacia, non impedisce a Morlacchi di gareggiare con i normodotati. Lo fa nel 2010, in occasione degli europei in vasca corta LEN, quando conquista un meraviglioso terzo posto nei 100 metri farfalla.

Seppur giovanissimo, Morlacchi raggiunge il primo apice della sua carriera nel 2012, con la partecipazione ai Giochi Paralimpici di Londra, rincasando con ben tre medaglie di bronzo (nei 100 farfalla, nei 400 stile libero e nei 200 misti) e due record italiani in tasca (nelle ultime due competizioni).

Altri momenti di gloria lo aspettano tra il 2013 e il 2015 con l’alternanza annuale tra competizioni continentali ed intercontinentali. In particolare, nel primo dei due anni, ai mondiali di Montreal (Canada) si laurea Campione del Mondo con un fantastico primo posto nei 100 farfalla, nuotando per la prima volta sotto il muro del minuto, con il tempo di 59’’63. Poi conquista un argento nei 400 stile libero (con record europeo) e un bronzo nei 200 misti.

Al suo rientro in Italia, nel novembre 2013, Morlacchi viene nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per i successi sportivi ottenuti.

Nel 2014, agli europei di Eindhoven (Paesi Bassi), sale sul gradino più alto del podio per ben cinque volte: nei 100 farfalla, nei 100 e 400 stile libero, nei 200 misti e nei 100 rana. Invece, nel 2015, al Meeting Internazionale di Berlino, Morlacchi infrange la barriera dei 59 secondi nei 100 farfalla, che lui stesso aveva realizzato due anni prima. Infine, qualche mese più tardi, ai mondiali di Glasgow (Scozia), ottiene la qualificazione alle Paralimpiadi di Rio dell’anno successivo conquistando un oro (nei 200 misti) e tre argenti (nei 100 farfalla e nei 100 e 400 stile libero). Tornato a casa, viene insignito del titolo di “Ambasciatore di Luino nel Mondo”, riconoscimento condiviso con altre personalità del calibro di Massimo Boldi e Sarah Maestri.

Pronto per il Brasile, a maggio 2016 partecipa agli europei di Funchal (Portogallo), dove fa un’altra scorpacciata di medaglie: si aggiudica cinque ori (100 farfalla, 100 e 400 stile libero, 100 rana e 200 misti), un argento (staffetta 4×50 mista) e un bronzo (staffetta 4×100 mista).

Neanche a dirlo, arriva a Rio come uno dei nuotatori azzurri più attesi e non delude le attese: insieme a tre argenti (nei 400 stile libero, nei 100 rana e nei 100 delfino), vince il suo primo oro paralimpico (nei 200 misti). Torna a casa come l’atleta italiano più medagliato. Rientrato in patria, è stato accolto a Luino con uno striscione celebrativo sul balcone del Municipio, che citava “Grazie Federico” e, al termine di quell’anno, viene richiamato a Roma per la nomina di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.